Poichè ogni processo industriale ha le sue esigenze specifiche, si presuppone che chi è proprietario di un’industria vinicola conosca le caratteristiche che l’acqua deve avere e i trattamenti necessari in funzione del suo impiego. L’impiego di acqua non trattata, infatti, può disturbare il processo oltre che compromettere la qualità del vino.
Per la produzione di un vino di qualità, è fondamentale l’utilizzo di acqua con caratteristiche di potabilità, a basso contenuto di durezza e alcalinità, oppure acqua addolcita, decarbonata o demineralizzata a seconda del tipo di processo.
Sia che l’approvvigionamento avvenga tramite acquedotto o tramite pozzo/sorgente, raramente l’acqua in ingresso è idonea alla qualità richiesta dagli impianti e dalle apparecchiature utilizzate.
Inoltre, poichè l’ acqua è anche in gran parte destinata alle operazioni di lavaggio delle attrezzature (pigiatrici, diraspatrici, torchi, ecc.) e dei contenitori (vasche di raccolta, tini di fermentazione e di riempimento, ecc.), deve avere degli standard qualitativi e di igiene elevati. La disponibilità di acqua “potabile”, pur dando delle garanzie dal punto di vista igienico, raramente è idonea tal quale.
Per questo, in entrambi i casi di approvvigionamento, è opportuno ricorrere a specifici trattamenti dell’acqua, sia chimici che fisici.
QUALI SONO GLI INCONVENIENTI?
L’acqua, quando non è adatta all’uso per il quale è destinata, può causare una serie di inconvenienti negli impianti e nelle apparecchiature utilizzate. In presenza di acqua di pozzo, infatti, è possibile la presenza di Ferro, Manganese, Torbidità, fattori che causano incrostazioni, corrosioni, depositi, crescite biologiche, nonchè un aspetto sgradevole.
Tali problemi, il più delle volte, sono tra loro interdipendenti e risolvibili con un adeguato trattamento dell’acqua.
QUALI SONO LE SOLUZIONI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA?
I trattamenti più comunemente impiegati sono:
- la filtrazione
- l’addolcimento
- l’osmosi inversa
- il condizionamento chimico
Filtrazione
In presenza di acque di pozzo, nelle quali è possibile la presenza di Ferro, Manganese, Torbidità, ecc. è necessario impiegare dei filtri a massa specifici:
- per la rimozione della torbidità
- per la rimozione di cloro, THM (trialometani), ecc
- per la rimozione di ferro e manganese
- per la rimozione di arsenico, vanadio o di altri composti indesiderati
La loro efficacia è data dalla tipologia di minerale filtrante contenuto (sabbia di quarzo, carbone attivo, pirolusite, ecc.) e dalla loro velocità di filtrazione.
Addolcimento
La soluzione efficace contro la durezza dell’acqua è l’utilizzo degli addolcitori, composti da una resina a scambio ionico per cui gli ioni di calcio e magnesio (che determinano la durezza dell’acqua) vengono sostituiti con ioni di sodio e potassio.
Osmosi inversa
I dissalatori ad osmosi inversa hanno la funzione di ridurre il contenuto salino dell’acqua e sono impiegati, ad esempio, per l’alimentazione di sistemi di umidificazione e generatori di vapore.
Inoltre, tramite i sistemi ad osmosi inversa e ultrafiltrazione, vengono realizzati efficienti impianti di trattamento demineralizzante e anticalcare, indispensabili, ad esempio, per l’acqua di lavaggio delle bottiglie. Il calcare, infatti, cioè il deposito di calcio che l’acqua rilascia nella fase di evaporazione, causa macchie e incrostazioni sia sulle tubazioni degli impianti sia sulle superfici.
Condizionamento chimico
Un efficace trattamento chimico si basa sull’utilizzo di prodotti chimici idonei a controllare lo sviluppo di incrostazioni, corrosioni e crescite biologiche nelle tubazioni degli impianti quali biocidi e/o inibitori di corrosione. I primi sono usati per preservare l’acqua dalla proliferazione di organismi nocivi quali microrganismi, alghe e molluschi, i secondi, invece, sono sostanze chimiche che riducono o bloccano la reazione di ossidazione.
COME SCEGLIERE IL MIGLIOR TRATTAMENTO?
Per la corretta funzionalità dell’impianto di trattamento dell’acqua è necessario:
- Conoscere le caratteristiche dell’acqua necessarie per le apparecchiature e gli impianti utilizzati nella propria attività vinicola.
- Considerare che non esiste un impianto di trattamento dell’acqua “miracoloso”, ovvero in grado di risolvere tutti i problemi.
- Valutare che gli impianti di trattamento dell’acqua siano specifici per l’utilizzo a cui sono destinati ovvero “per acqua destinata al consumo umano rif. D.M. 25/2012”.
- Preventivare che, generalmente, il risultato atteso è raggiungibile con più trattamenti combinati.
- Tener presente che il risultato si ottiene se i trattamenti sono correttamente dimensionati, installati, manutenuti e controllati.
- Registrare e confrontare periodicamente i risultati ottenuti dal trattamento, per valutare, in modo critico, il comportamento dell’impianto, dei suoi trattamenti, ed attuare le azioni necessarie, prima che si verifichino condizioni critiche!
Un programma di trattamento efficace si basa sull’utilizzo di prodotti validi e soprattutto controllati da tecnici competenti che, attraverso l’analisi dei parametri chimici dell’acqua, possono verificare l’efficacia del trattamento e apportare le eventuali correzioni per assicurare i risultati promessi.
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